Data / Ora
Date(s) - 21/11/2025 - 22/11/2025
9:00 - 17:00
Luogo
Best Western Signature Collection Antares Hotel Concorde
Categorie
- Audiologi e Foniatri
- Educatore Professionale
- Fisiatra
- Fisioterapista
- Genitore
- Logopedista
- Neurologo
- Neuropsichiatri Infantili
- Pedagogista
- Pediatra
- Psicologo
- Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica
- Terapista della Neuro e Psicocmotricità dell'Età Evolutiva
- Terapista Occupazionale
La clinica dell’infanzia ha avuto significativi sviluppi negli ultimi decenni: le rapide trasformazioni della società e le nuove acquisizioni delle neuroscienze hanno portato a revisionare i classici criteri diagnostici e all’individuazione di nuove patologie. Da qui la necessità di andare oltre i criteri delle diagnosi categoriali al fine di formulare adeguati progetti riabilitativi nei disturbi del neurosviluppo.
Difficoltà nello sviluppo delle linee evolutive, anche «specifiche» si riflettono su tutte le aree dello sviluppo ed occorre individuare, al di là del livello sintomatologico, le traiettorie evolutive, le interazioni tra condizioni genetiche, epigenetiche, acquisite ed i fattori ambientali, tutti elementi che intervengono nella promozione o nell’inibizione dello sviluppo. La comorbilità è la regola e non l’eccezione. I clinici e tutti gli operatori sanitari si trovano a dover considerare stratificazioni e intersezioni variabili tra aspetti comunicativi, cognitivi, motori, sensoriali, emotivo relazionali, di controllo sulle funzioni esecutive, con una distribuzione di spettro e diversi livelli di compromissione e gravità.
La complessità di questi fattori neurobiologici deve inoltre essere analizzata nelle diverse interazioni ambientali e relazionali che diventano, a loro volta, fattori facilitanti o limiti nel corso dello sviluppo.
Il convegno attuale si propone di sviluppare la prima edizione di presentazione della classificazione dsc 0 5 approfondendo questa visione nei quadri principali della clinica infantile del neurosviluppo: disturbi dello spettro autistico, ADHD, sindrome complesse con disabilità intellettiva e disturbi del linguaggio, senza trascurare gli aspetti emotivo relazionali e presentando un nuovo strumento per l’indagine dei disturbi sensoriali, aspetto spesso trascurato nella pratica clinica attuale.